Sicurezza dell’abitazione e bruschi cambiamenti climatici: come fare ad orientarsi e scegliere una polizza capace di garantire la vera serenità.

Improvvise grandinate. Siccità. E poi bombe d’acqua che sfociano in alluvioni. Il rischio di una calamità è oggi più evidente che mai. L’estate che si è appena conclusa ci ha mostrato come il nostro Pianeta è vulnerabile e si sta preparando a vivere un autunno pieno di imprevisti. La siccità e gli eventi estremi che si stanno verificando sono una diretta conseguenza dei cambiamenti climatici contemporanei e sono naturalmente una causa di enormi danni per le città, le strade e per le abitazioni.

Solo in pochi casi lo Stato interviene a risarcire le attività e le case: le vittime di questi eventi atmosferici straordinari vengono tutelate se hanno una polizza sulla propria abitazione e sono davvero pochi. 

Oggi nel nostro Paese solo il 5% degli immobili ha una copertura assicurativa!  

Questo dato fa riflettere, si tratta davvero di una percentuale bassissima che in alcune zone dell’Italia arriva in media anche all’1%.

Quali sono le ragioni che si nascondono dietro questa scelta anzi, dietro questa mancata scelta di proteggere la propria abitazione?

Gli investimenti immobiliari sono una tipologia di investimento molto amata dagli italiani. 

La mancanza di consapevolezza relativa all’esigenza di coprire con una polizza la propria abitazione potrebbe nascere dalle grandi differenze tra una zona e l’altra d’Italia, caratterizzata da costi diversi, anche in base alla frequenza delle catastrofi delle diverse aree. Gli Italiani evitano di chiedere preventivi e di informarsi. 

Eppure i numeri del 2022 ci impongono a questo punto una riflessione. Si parla di perdite, nei primi 6 mesi dell’anno, di oltre 72 miliardi di dollari, di cui 35 miliardi da parte degli assicuratori. 

Vi invitamo in agenzia per mostrarvi le polizze casa disponibili e le numerose possibilità di personalizzazione della propria assicurazione domestica, una vera garanzia per poter vivere in tutta serenità e finalmente, sentirsi “davvero a casa”.