Come sta cambiando la terza e quarta età nel nostro paese e quale nuovo ruolo attende le generazioni over 70.
Non chiamateli semplicemente e soltanto nonni. L’Ufficio di statistica dell’Unione Europea ci mostra chiaramente che l’aspettativa di vita in Europa è tra le più alte al mondo (la media è di 81 anni). In particolare l’Italia è uno dei paesi europei dove in media si vive più a lungo. Come questo date può influenzare la vita nel nostro Paese?
Se la speranza di vita in Europa aumenta, è ovvio che per gli over 65 dopo la pensione si aprano nuove prospettive, nuove opportunità e nuove modalità. Cosa faranno gli over 65 dopo la pensione? A cosa dedicheranno il proprio tempo?
Nel futuro insomma di chi raggiunge questo traguardo non ci sono solo i nipoti, c’è molto di più!
Gli anziani sono spesso vittime di pregiudizi e discriminazioni sociali: questo fenomeno viene definito ageismo, e indica l’insieme dei comportamenti discriminatori in base all’età. Gli stereotipi sono ovunque, a partire dalla pubblicità e dalla tecnologia che troppo spesso etichetta gli anziani come lontani e obsoleti. Ma con l’allungarsi della prospettiva di vita, qualcosa sta cambiando e il modo di vivere terza e quarta età si sta ridisegnando. Nuove sfide attendono senza dubbio i sistemi pensionistici e sanitari nazionali: è giunto però anche il momento di migliorare la qualità della vita nella terza e quarta età per affrontare il futuro con la massima serenità grazie a tutele specifiche in caso di una non autosufficienza per malattia, infortunio o anche solo causata dall’avanzare dell’età.
È il caso delle polizze Long Term Care, una polizza che fornisce un supporto sotto forma di rendita vitalizia in caso di perdita di autonomia.
Un aiuto concreto per l’anziano ma anche per tutta la sua famiglia!
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