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Abbiamo riscoperto il salvadanaio della nostra infanzia reinventandolo in chiave moderna con la collaborazione di Vania Sartori, un’artista del nostro territorio. Anche oggi più di ieri, è indispensabile educare i tuoi figli al risparmio, metti da parte dei soldini per il loro futuro.
Vania Sartori
Nata nel 1960 a Bassano del Grappa, Vania Sartori cresce in un ambiente fortemente connotato dalla presenza della ceramica: il nonno e il bisnonno erano abili decoratori e il padre Cesare, ceramista, ha da sempre un laboratorio dove ha potuto sperimentare ogni passaggio della produzione. A metà degli anni ottanta, dopo essersi diplomata al liceo scientifico e aver intrapreso il corso di studi in Architettura, si avvicina con convinzione al mondo della ceramica e comincia a lavorare presso il laboratorio del padre.
Le sue prime “sculture architettoniche” risalgono al 1989 ed è immediato cogliere quanto Vania rivolga la sua attenzione più alla forma che al colore. Le sue opere, infatti, raffigurano improbabili abitazioni che presentano una superficie porosa appena “intonacata” mantenendo quasi intatta l’assenza di colore propria delle argille. Gli unici segni presenti nelle opere sono scale, finestre e passaggi che vogliono ricondurre a percezioni e ricordi.
Parallelamente a questa sua continua ricerca di nuove forme Vania svolge un lavoro legato all’artigianato. La sua produzione comprende oggetti d’uso quotidiano volti ad interpretare, in modo attuale, la varietà espressiva delle ceramiche di Nove. Così nascono le nuove “Damine”, piatti e ciotole in terraglia, che rimandano ai pregiati “servizi” settecenteschi ma anche a scodelle in terra rossa di sapore popolare.
Dal 1988 ad oggi Vania Sartori ha partecipato a numerose esposizioni con particolare attenzione alle mostre che si svolgono nel territorio di Vicenza dove vive e lavora. Tra le più recenti ricordiamo “Laboratorio sperimentale dal filo alla creta” (Bassano del Grappa, 2006); “CreAttività: l’apporto delle donne all’arte della ceramica” (Nove, 2007) e “I talenti della ceramica: generazioni a confronto” (Nove, 2012). Inoltre negli anni ha preso parte anche a mostre nazionali ed a eventi internazionali tra cui la “Triennale Mondiale Piccola Ceramica” (Zagabria, 1993 e 1997) e “Ceramic plates” (Croazia, 2003).
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