di Matteo Costenaro

I recenti episodi di panic selling causati dal Coronavirus sui mercati finanziari in queste settimane mi fanno tornare alla mente le Grandi Crisi del 2008 e del 2011!
 
La storia si ripete e come dopo ogni crisi abbiamo vissuto la conseguente recessione, anche questa volta arriverà inesorabile la fine dell’emergenza sanitaria e ne stiamo già vedendo i primi segnali. Con l’obiettivo dichiarato di stabilizzare i mercati le principali Banche Centrali di tutto il mondo hanno annunciato nei giorni scorsi degli stimoli monetari senza precedenti, principalmente sgravi fiscali e sostegni di vario genere ai cittadini e alle imprese in difficoltà.
 
Anche i Governi si stanno muovendo per sostenere l’economia reale, annunciando manovre mai viste nella storia recente, perché il rischio di recessione potrebbe protrarre le difficoltà anche oltre la sconfitta del Coronavirus.
 
In questo difficile contesto ho valutato come si comportano gli investimenti in Gestione Separata con la garanzia del capitale al 100%: innanzitutto non vi è un rischio emittente, trattandosi di fondo di investimento speciale ha una gestione “separata” dal patrimonio delle Compagnie di Assicurazioni, da cui deriva proprio il suo caratterizzante nome.
 
Un’altra peculiarità è quella che impone alle Compagnie di Assicurazioni, per Statuto che regola il fondo speciale, l’obbligo di intervenire economicamente in caso di default di uno o più titoli della gestione separata, l’ultimo esempio eclatante risale al 2008 con il caso Lehman Brothers: l’Assicurato non ha percepito il fallimento della famosa banca americana perché la Compagnia di Assicurazioni ha sostituito il controvalore del titolo con le riserve create appositamente, senza impattare sul rendimento della Gestione Separata.
 
Per far fronte a questo grosso impegno ogni anno viene quindi accantonata della liquidità in un’apposita Riserva, denominata Margine di Solvibilità, che è uno dei principali indicatori da valutare tra le varie Compagnie di dimensioni Medie ed Elevate: un esempio molto vicino, e a me caro, è il Margine di Solvibilità di UnipolSai pari a 2,53, che si traduce in un accantonamento pari a più del doppio di quanto ritenuto necessario dall’Autorità di Vigilanza IVASS in base alla composizione del portafoglio. Per dare un valore ai numeri un Margine di Solvibilità pari a 2,53 si attesta nella fascia più alta del mercato.
 
Un altro elemento da valutare è la composizione, cioè il numero dei titoli in portafoglio in relazione alla sua diversificazione: molte grandi Gestioni Separate si attestano a parecchie centinaia di titoli, quelle di UnipolSai sono arrivate ormai ad 800, e per la maggior parte, quasi l’80%, in Titoli di Stato di tutto il Mondo (nelle Gestioni Separate UnipolSai l’Italia pesa solo il 37%, molto meno rispetto a qualche anno fa, a seguire troviamo Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Usa, Giappone ed altri Stati); nelle Gestioni Separate praticamente non è presente la componente azionaria perché l’obiettivo dichiarato di questa tipologia di investimento è la Protezione del Capitale e la Stabilità nel Rendimento.
 
Con le Gestioni Separate si evita il bail in, introdotto qualche anno fa solo per i conti correnti: le Gestioni Separate sono ritenute dunque meno rischiose di altre tipologie di investimento, più o meno prudenti, e addirittura più sicure dei conti correnti! In caso di default della banca, infatti, solamente fino ad € 100.000 interviene il FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) finanziato dagli altri Istituti Bancari.
 
Infine il rischio “Patrimoniale”: finora gli unici due precedenti, il prelievo del Presidente Amato nei conti correnti degli italiani e l’imposta di bollo introdotta dal Presidente Monti negli investimenti finanziari, hanno colpito conti correnti e investimenti di vario tipo escludendo le Gestioni Separate che sono state difese per le caratteristiche previdenziali, di protezione del patrimonio e di pianificazione successoria. Come detto in premessa il futuro che possiamo immaginare oggi non appare dei più rosei, la Gestione Separata sarà comunque la tipologia di investimento più tutelata e tutelante.
 
Ultimi aggiornamenti di cronaca, in questi giorni si sta discutendo molto del MES, sembrerebbe più un argomento utilizzato in maniera provocatoria dalle opposizioni al Governo attuale, e da contrapposizioni politiche tra gli Stati membri dell’Unione Europea; ritengo ancora prematuro considerare il Mes, come lo conosciamo e con le regole attuali, una realtà che si concretizzerà a breve sia perché Italia, Francia e Spagna, insieme ad altri paesi europei, stanno insistendo su interventi comuni senza particolari restrizioni, e sia perché è più probabile vengano messe in atto altre strategie.
 
Il cardiopalmo finanziario che stiamo vivendo è quello tipico delle crisi economiche, come la storia ci insegna, e non interessa tutti gli investitori indistintamente.
Anche in questa crisi dei mercati, innescata dalla drammatica e repentina diffusione del Coronavirus, gli investimenti in Gestione Separata con la garanzia del capitale riescono a rimanere immuni alla volatilità estrema dando ai risparmiatori la serenità di affrontare con coraggio l’incertezza del nostro futuro.
 
Matteo Costenaro
Laurea in Economia e Management delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari (Università Bocconi, Milano)
Consulente Finanziario certificato EFA
Responsabile dell’attività di intermediazione assicurativa iscritto alla sezione A del Rui