Unicredit scuote i mercati con l’annuncio dal 2020 di prevedere un co-sto per conti correnti con saldo superiore a 100mila euro.
L’annuncio Unicredit cambia le carte in tavole per i risparmiatori italiani. C’è poco da meravigliarsi: avevamo visto già questa tipologia di annunci da banche svizzere e tedesche come conseguenze del Quantitative Easing di Mario Draghi.
In un futuro non troppo lontano i titolari di un rapporto bancario potrebbero trovarsi di fronte a una scelta: o pagare un tasso alla propria banca per i soldi depositati oppure impiegare i propri risparmi in maniera alternativa.
Jeanne Pierre Mustier, l’amministratore delegato di Unicredit è stato chiaro: “dal 2020 sui saldi dei conti correnti superiori a 100 mila euro applicheremo tassi d’interesse negativi”.
Per i correntisti con conti superiori ai 100 mila euro si stanno predisponendo quindi delle alternative come fondi monetari a basso rischio.
I risparmiatori avrebbero davanti a sé tre strade: o prelevare i propri soldi dalla banca e conservarli sotto il materasso, o investirli in maniera più produttiva, ad esempio in azioni oppure ancora potrebbero prelevare i propri risparmi e scegliere degli investimenti reali come gli immobili.
Per ora sono solo ipotesi. Il messaggio di UniCredit è forte e c’è da immaginare che nel prossimo futuro non sarà l’unica banca italiana a portare avanti questa tendenza. Quello che è certo è che i tassi negativi rappresentano una piccola rivoluzione a cui non sarà facile abituarsi.
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